Il termine Workflow significa “flusso di lavoro” e viene usato per indentificare, attraverso un processo di razionalizzazione e suddivisione in diverse attività (task), un modello digitale con l’obiettivo di ottimizzare le performance ed efficientare l’uso di risorse. I task possono essere automatici cioè quando non viene richiesto un intevento decisionale: è infatti possibile creare una serie di condizioni (regole di attivazione) che automaticamente daranno avvio ad uno specifico workflow. In questo modo verrà segnalato all’utente, o al gruppo coinvolto, che gli è stata assegnata una nuova attività da svolgere.
Essenzialmente un workflow è composto da 3 elementi fondamentali:
1. Task: micro-attività che costituiscono un flusso di lavoro. Possono essere eseguite manualmente o venire automatizzate.
2. Regole: Ogni task è definito da regole ovvero condizioni, tempistiche ed azioni previste secondo procedura.
3. Esito: Gli utenti a seconda dei permessi e compiti assegnati, determinano l’esito di un’attività secondo regole prestabilite, anche acquisendo ulteriori informazioni da altri sistemi.
Pippone su importanza della gestione dei flussi di lavoro e su chiusura commesse in maniera sicura.
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possono emettere sanzioni pecuniarie e altre misure correttive come avvertimenti e richiami, ordini di rettifica, cancellazione o limitazione del trattamento, limitazioni temporanee o definitive del trattamento, compresi i divieti . Tra maggio 2018 e novembre 2019, 22 autorità per la protezione dei dati UE/SEE hanno emesso 785 sanzioni.
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